I segreti degli insetti
Solleva le ali , apri i bozzoli…..
Grazie a questo libro animato scoprirai tutti i segreti degli insetti e le loro caratteristiche particolari.
17.00 € 16.15 €
Sette scrittori, sette fiumi e una battaglia: restituire all’Appennino il ruolo di dorsale simbolica del nostro paese, raccontandone la storia attraverso i corsi d’acqua che sgorgano dalle sue montagne. L’Appennino ospita una fauna e una flora particolari. Le distese di faggi e di querce, il passo felpato della volpe, del cinghiale e del lupo si sposano con un sottobosco fatto di felci e funghi di ogni tipo. L’umidità lo avvolge e la cortina di silenzio fa sì che la mente di chi lo attraversa trovi la quiete e si disponga alla meditazione, al ricordo, alla fuga con la fantasia. Ma l’Appennino è anche il luogo dove si aprono le sorgenti d’acqua dolce: racconta la storia del Po, del Tevere, del Sele, del Crati. L’acqua è un bene che va narrato nelle sue molte fasi di nascita e di cammino. Ogni regione d’Italia ha le sue fonti, ha i suoi torrenti e i suoi fiumi. Non c’è paese che non debba la sua esistenza a un fiume o a una sorgente. L’acqua è la linfa vitale dei nostri paesi, che disseti uomini e bestie o che irrighi le campagne. E i fiumi sono in movimento continuo, scendono dalle alture e raggiungono i posti più lontani della pianura. Presentazione di Piero Lacorazza e Gianni Lacorazza.
Solleva le ali , apri i bozzoli…..
Grazie a questo libro animato scoprirai tutti i segreti degli insetti e le loro caratteristiche particolari.
il grande amore di Raffaello per la Fornarina ,la sua produzione artistica a Roma,
illustrato da Alida Massari
I disegni della Galleria Nazionale delle Marche
The drawings of the Galleria Nazionale delle Marche
The history of the garden is a history of images,dreams and memories:it is,overall,simply the history of humanankind.
Libro sulla creazione del parco Muskau ideato dall’autore e oggi patrimonio UNESCO
il libro è una raccolta di articoli apparsi su Gardenia.
“Non rimandare al futuro le gioie timidamente desiderate,come quella di avere un orto”
Piccola Biblioteca Adelphi, 751
Tra il 1917 e il 1919 Max Weber tenne due conferenze dal titolo Die geistige Arbeit als Beruf, che potremmo tradurre «Il lavoro dello spirito come professione». Formulazione quanto mai pregnante, perché rappresentava l’idea regolativa, il progetto e la speranza che avevano animato il mondo della grande cultura borghese tra Kant e Goethe, tra Romanticismo e Schiller, tra Fichte e Hegel, e avrebbero costituito il filo conduttore dello stesso pensiero rivoluzionario successivo, da Feuerbach a Marx. Il «lavoro dello spirito» è il lavoro creativo, autonomo, il lavoro umano considerato in tutta la sua attuosa potenza, e volgersi alla sua affermazione significa liberazione di ogni attività dalla condizione di lavoro comandato, dipendente, e cioè alienato.
Dopo la morte del marito,l’autrice si iscrive a un corso di micologia per principianti che le apre
la via a un faticoso percorso di elaborazione del lutto.La via del bosco è stato un caso editoriale,
tradotto in quattordici lingue